I dati sull’export giapponese sembrano arrivare da una realtà parallela: le esportazioni di Gennaio sono scese ad un tasso annualizzato del 48% . Come risultato, Tokio ha ora un deficit commerciale di 10 miliardi, il più ampio da quando sono iniziate le rilevazioni, nel 1980.
Com’è possibile che il Giappone, che non ha partecipato alla “sbronza” creditizia di questi anni, sia nel mezzo di una crisi tanto ampia? E’ un’ottima dimostrazione di come 25 anni di “stimolo”, bailout, misure straordinarie, stampa di moneta e “primato della politica” possono devastare anche una delle più forti economie del pianeta, quando la cura per una malattia è semplicemente un aumento delle dosi del veleno che l’ha intossicata: la distorsione dei meccanismi di mercato.
Hat tip: FT Alphaville .
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Correlati
Pubblicato da Mario Seminerio
Nato a Milano nel 1965. Laureato all'Università Bocconi. Ha oltre vent'anni di esperienza presso istituzioni finanziarie italiane ed internazionali, dove ha ricoperto ruoli di portfolio manager, analista macroeconomico e portfolio advisor. Attualmente responsabile investimenti di un'importante corporate italiana. Giornalista pubblicista, collabora o ha collaborato con Il Foglio, Il Fatto Quotidiano, il Tempo, Linkiesta.it. A ottobre 2012 ha pubblicato il libro "La cura letale" (Rcs-BUR), sulla crisi di debito sovrano in Eurozona ed il futuro dell'Italia. Da novembre 2014 ogni sabato conduce, con Oscar Giannino, Carlo Alberto Carnevale Maffè e Renato Cifarelli, la trasmissione "I Conti della Belva", su Radio24.
Vedi tutti gli articoli di Mario Seminerio
…Oppure si spiega anche con la presenza di modelli di crescita orientati all’export, che in questa congiuntura di trade evaporato sono destinati a collassare. E anche con il colpo di grazia assestato all’export giapponese dalla folle rivalutazione dello yen, figlia dell’unwindng del carry trade. O no?
Le cause contingenti sono sicuramente quelle che hai indicato, ma non spiega come vent’anni di crisi e pacchetti di stimolo non abbiano portato ad un adeguamento del modello di sviluppo. Le rigidità strutturali, derivate dall’ingessatura dirigista, giocano secondo me un ruolo rilevante